Padiglione della Repubblica Bolivariana del Venezuela per la 18ª mostra internazionale di architettura. Biennale di Venezia 2023.
Giardini dal 20.5.2023 al 26.11.2023
Intervista
incontro con le due protagoniste della rassegna: ingegner Jaqueline Faria e
architetto Paola Posani con padre italiano. Due donne incaricate alla
ristrutturazione dell’Università centrale del Venezuela. Il piacere
d’interloquire in una breve intervista con due tecnici al femminile che hanno
illustrato l’iter di un intervento conservativo, di ampliamento e di rinnovati
spazi per le esigenze di nuove destinazioni d’uso. L’Università centrale del
Venezuela, UCV, è inserita nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco; per
la sua peculiare importanza il Presiedente della Repubblica Bolivariana del
Venezuela, Nicolas Madura Maras, il 2 luglio 2021 ha creato una commissione per
il lavoro di restauro dell'UCV che sotto la supervisione dell'ingegner Faria e
dell’architetto Posani sono stati attivati cantieri di lavoro in diversi
edifici, utilizzando metodologie innovative di esecuzione al fine di tutelare
l'ambiente paesaggistico sia la manutenzione delle opere d'arte contenute. L’impresa
per la ristrutturazione dell’intero corpus s’è valsa di un team di
professionisti, consulenti, ispettori provenienti dai diversi settori sotto la
coordinazione delle due figure citate con lo scopo di raggiungere gli obiettivi
prefissati. Gli interventi nella città universitaria di Caracas sono stati lunghi,
con meticolosa attenzione nel controllare ciò che si è fatto e ciò che è da
fare su edifici che nel corso degli anni hanno subito cambio di destinazione
d'uso a volte del degrado, nonché un normale decadimento temporale. Un lavoro
di recupero, ampliamento e di restauro per riportare la città universitaria allo
splendore iniziale dopo il cattivo stato di conservazione. Il padiglione della
Biennale mette in luce con disegni, foto, video, quanto è stato attuato e fatto
dopo la nomina della commissione presidenziale; la rassegna è anche un
suggerimento per concepire l'architettura come sistema di cambiamento: un
sistema di migliorie antropoinclusive e la proiezione di sviluppo sociale sostenibile
in aree geografiche ostiche. Una mostra questa anche come proposta per la
collettività nel rispetto di radici socioculturali e ambientali che nel caso di
specie focalizza una città tropicale latino-americana con valori culturali
comuni. E’ da ricordare che la città universitaria di Caracas, designato
patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2020, è un capolavoro dell'architetto venezuelano
Carlos Raoul Villanueva; un complesso funzionale adattato al paesaggio, al
clima, alle esigenze della vivibilità. La città universitaria di Caracas è un
complesso di aree verdi, cortili interni, edifici progettati per scopi
educativi, ricreativi, sociali; il tutto in funzione del benessere; i punti di
forza per la qualità di vita nel Venezuela e nello specifico per Caracas. Negli
anni Cinquanta Villanueva ha intuito ed applicato altresì la sintesi delle arti;
in effetti ospitò nella UCV 108 opere di maestri nazionali e internazionali:
Calder, Vasarely, Léger, Laurens, Arp, Navarro, Narvaez… eccetera, con le
finalità di integrare architettura con l’arte pitto-plastica, nonché di fare
interagire i due settori con l'ambiente tropicale. Una mostra dunque quella della
Repubblica Bolivariana del Venezuela alla biennale di Venezia nel 2023 per
esibire una rilettura della funzione dell'architettura in sintonia con lo
spirito di Villanueva e come stimolo per la generazione di giovani architetti
attenti allo sviluppo sostenibile alla qualità della vita e ai diversi contesti
geoantropici: Faria e Posani entusiaste ed esaustive nei loro interventi
fattivi sono, nello stesso tempo, portavoce di un superlativo lavoro. Vincenzo
Baratella
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