sabato 22 luglio 2023

 

18° BIENNALE ARCHITETTURA DI VENEZIA

Arsenale dal 20 maggio al 26 novembre 2023. I 64 calendari comunitari del Perù


La partecipazione del Perù alla 18° edizione della Biennale di Architettura di Venezia testimonia l’importanza di una gestione collettiva del territorio dipartimento di San Martino e un’alleanza tra Stato Ministero Educazione, l’ ONG Waman, Wasi e i rappresentanti di diverse comunità indigene per costruire un legame tra comunità, scuola e territorio. L’espressione di tale impegno si concretizza nella realizzazione dei calendari atto di resistenza collettiva nella lotta per i diritti territoriali indigeni e civili, valorizzando tecnologie, pratiche antiche. Un’ affermazione della propria identità attraverso la storia, l’esperienza di diverse popolazioni appartenenti al medesimo territorio. Conoscere la propria storia è importante per comunicare, creare un legame con altre popolazioni. Il cammino attraverso il paese peruviano pone in luce come più popolazioni indigene abbiano in comune lo stesso obiettivo,la medesima cultura ed abbiano la consapevolezza dell’importanza di difenderla con il territorio contro lo sfruttamento indiscriminato per fini economici a breve termine. Vivere nell’ ambiente amazzonico significa lottare per difenderlo e nel contempo affermare il diritto alla vita, all’identità, alla cultura, alla storia delle differenti popolazioni indigene. Emanuela Prudenziato

giovedì 20 luglio 2023

Padiglione della Repubblica Bolivariana del Venezuela per la 18ª mostra internazionale di architettura. Biennale di Venezia 2023.

 

Padiglione della Repubblica Bolivariana del Venezuela per la 18ª mostra internazionale di architettura. Biennale di Venezia 2023.

Giardini dal 20.5.2023 al 26.11.2023


da sinistra:  Arch. Paola Posani, Ing. Jaqueline Faria

Intervista incontro con le due protagoniste della rassegna: ingegner Jaqueline Faria e architetto Paola Posani con padre italiano. Due donne incaricate alla ristrutturazione dell’Università centrale del Venezuela. Il piacere d’interloquire in una breve intervista con due tecnici al femminile che hanno illustrato l’iter di un intervento conservativo, di ampliamento e di rinnovati spazi per le esigenze di nuove destinazioni d’uso. L’Università centrale del Venezuela, UCV, è inserita nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco; per la sua peculiare importanza il Presiedente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Madura Maras, il 2 luglio 2021 ha creato una commissione per il lavoro di restauro dell'UCV che sotto la supervisione dell'ingegner Faria e dell’architetto Posani sono stati attivati cantieri di lavoro in diversi edifici, utilizzando metodologie innovative di esecuzione al fine di tutelare l'ambiente paesaggistico sia la manutenzione delle opere d'arte contenute. L’impresa per la ristrutturazione dell’intero corpus s’è valsa di un team di professionisti, consulenti, ispettori provenienti dai diversi settori sotto la coordinazione delle due figure citate con lo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati. Gli interventi nella città universitaria di Caracas sono stati lunghi, con meticolosa attenzione nel controllare ciò che si è fatto e ciò che è da fare su edifici che nel corso degli anni hanno subito cambio di destinazione d'uso a volte del degrado, nonché un normale decadimento temporale. Un lavoro di recupero, ampliamento e di restauro per riportare la città universitaria allo splendore iniziale dopo il cattivo stato di conservazione. Il padiglione della Biennale mette in luce con disegni, foto, video, quanto è stato attuato e fatto dopo la nomina della commissione presidenziale; la rassegna è anche un suggerimento per concepire l'architettura come sistema di cambiamento: un sistema di migliorie antropoinclusive e la proiezione di sviluppo sociale sostenibile in aree geografiche ostiche. Una mostra questa anche come proposta per la collettività nel rispetto di radici socioculturali e ambientali che nel caso di specie focalizza una città tropicale latino-americana con valori culturali comuni. E’ da ricordare che la città universitaria di Caracas, designato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2020, è un capolavoro dell'architetto venezuelano Carlos Raoul Villanueva; un complesso funzionale adattato al paesaggio, al clima, alle esigenze della vivibilità. La città universitaria di Caracas è un complesso di aree verdi, cortili interni, edifici progettati per scopi educativi, ricreativi, sociali; il tutto in funzione del benessere; i punti di forza per la qualità di vita nel Venezuela e nello specifico per Caracas. Negli anni Cinquanta Villanueva ha intuito ed applicato altresì la sintesi delle arti; in effetti ospitò nella UCV 108 opere di maestri nazionali e internazionali: Calder, Vasarely, Léger, Laurens, Arp, Navarro, Narvaez… eccetera, con le finalità di integrare architettura con l’arte pitto-plastica, nonché di fare interagire i due settori con l'ambiente tropicale. Una mostra dunque quella della Repubblica Bolivariana del Venezuela alla biennale di Venezia nel 2023 per esibire una rilettura della funzione dell'architettura in sintonia con lo spirito di Villanueva e come stimolo per la generazione di giovani architetti attenti allo sviluppo sostenibile alla qualità della vita e ai diversi contesti geoantropici: Faria e Posani entusiaste ed esaustive nei loro interventi fattivi sono, nello stesso tempo, portavoce di un superlativo lavoro. Vincenzo Baratella

venerdì 14 luglio 2023

HARARI E ARRIVABENE AI DIAMANTI DI FERRARA dal 16.7.23 al 1.10.23 in Mnemosine

 

da sinistra:  Agostino Arrivabene e Guido Harari

DOPO 25 ANNI PALAZZO DEI DIAMANTI RIAPRE ANCHE D’ESTATE. AL VIA DAL 16 LUGLIO A FERRARA LE MOSTRE DI GUIDO HARARI, IL FOTOGRAFO DELLE STAR DEL ROCK, E DELL’ARTISTA ONIRICO AGOSTINO ARRIVABENE

 

Sabato 15 luglio la presentazione con gli artisti (il fotografo Harari e il pittore Arrivabene). Presente per l’occasione anche la cantante e attrice tedesca Ute Lemper

 

 

Dai volti più iconici del rock catturati dall’obiettivo di Guido Harari alla pittura onirica di Agostino Arrivabene. Dopo 25 anni, gli spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti aprono anche d’estate, con due nuove proposte a partire già dal fine settimana.

 

Sabato 15 luglio, alle 12 al piano superiore di Palazzo dei Diamanti, saranno presentate le due nuove esposizioni dal titolo “Guido Harari. Incontri. 50 anni di fotografie e racconti” e “Agostino Arrivabene. Thesauros”. Organizzate dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, saranno visitabili al pubblico dal giorno successivo, il 16 luglio, fino al 1° ottobre 2023. Oltre agli artisti, all’inaugurazione interverranno l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, il sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura e presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, il direttore Pietro Di Natale e, per l’occasione, la cantante e attrice tedesca Ute Lemper, la cui personalità magnetica è stata immortalata da Harari in uno dei ritratti presenti in mostra. La presentazione è aperta al pubblico fino ad esaurimento posti (per conferma scrivere a comunicazione.ferrararte@comune.fe.it).

 

Il percorso espositivo di “Incontri” riunisce a Palazzo dei Diamanti oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, dagli esordi di Guido Harari in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti famosi (tra cui Fabrizio De André, Bob Dylan, Lou Reed e Vasco Rossi), fino ai ritratti, vissuti come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.

 

In contemporanea alla mostra di Harari, nelle sale dell’ala Tisi viene presentata un’antologica dedicata ad Agostino Arrivabene, che raccoglie quaranta opere, fra dipinti, disegni e sculture, realizzate dall’artista lombardo dal 1985 a oggi. L’autore intende le sue creazioni come doni votivi e la pratica artistica come tensione verso il divino: da qui il titolo Thesauros, nella Grecia antica i piccoli edifici che venivano offerti da città e popoli alle divinità nei santuari.