martedì 29 maggio 2018

16^ in Biennale architettura di Venezia Mnemosine


Arcipelago Italia: l’architettura come strumento di rilancio del territorio

Cinque progetti ibridi per la rinascita del Paese nel Padiglione Italia curato da Mario Cucinella
Pad. Italia alla 16^ Biennale Architettura di Venezia
Pad. Italia -allestimento-
“Arcipelago Italia” è il manifesto di Mario Cucinella, curatore del Padiglione Italia all’Arsenale di Venezia nella 16^ Biennale Architettura, per cinque progetti sperimentali: a) Un luogo del lavoro per le Foreste Casentinesi; b) Un dittico per Camerino. Connettere comunità e cultura nell’area del Cratere Laboratorio; c) Basento. Due nodi curativi per la Collina materana; d) Coltivare il futuro. Una piazza per la crescita del Belice; e) La casa dei cittadini. Un luogo della cura per la Barbagia. La finalità di Cucinella è di dare “valore e importanza all’architettura e perché il lavoro degli architetti torni ad avere un ruolo di responsabilità sociale. Mario Cucinella si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986. Dal 1987 al 1992 ha lavorato con Renzo Piano (Premio Pritzker 1998) presso Renzo Piano Building Workshop sia nello studio di Genova che a Parigi. Ha fondato Mario Cucinella Architects a Parigi nel 1992 e a Bologna nel 1999. MCA ha oggi sede a Bologna, con uno staff di 60 persone tra architetti, ingegneri ed esperti di sostenibilità. Dal 1998 al 2006 è professore a contratto del Laboratorio di Tecnologia dell’Architettura della Facoltà di Architettura di Ferrara e dal 2004 è Honorary Professor presso l’Università di Nottingham, in Inghilterra. Nel 2017, gli viene conferita dall’Università di Trento la cattedra ad honorem Adalberto Libera. Nel 2014 collabora in qualità di tutor con Renzo Piano, Senatore a Vita, al progetto G124 per il recupero delle periferie in Italia. Nel 2015 ha fondato S.O.S. – School of Sustainability a Bologna, una scuola postlaurea volta alla formazione di figure professionali nel campo della sostenibilità. Un laboratorio creativo dove costruire una cultura sulla sostenibilità. “Nella convinzione che l’architettura possa essere un decisivo strumento di rilancio dei territori interni, che debba tornare ad essere al centro della nostra cultura e del dibattito pubblico ed essere utilizzata come forma di rappresentazione anche dalla politica e dalle istituzioni per intraprendere scelte consapevoli sul futuro del Paese - spiega il curatore Mario Cucinella - ho individuato cinque aree strategiche e sei studi professionali. È stato costituito un collettivo di professionisti, che ha lavorato allo sviluppo di cinque progetti di edifici ibridi, supportato da un processo che ha visto momenti di coinvolgimento e partecipazione della cittadinanza e degli stakeholder, con l’obiettivo di contribuire a risolvere i problemi generati dallo spopolamento e dalla carenza di servizi di quei territori”. L’obiettivo Arcipelago Italia è di far conoscere meglio l’Italia, quella più invisibile e ferita, ma anche quella più ricca di potenzialità e di bellezza. La sfida di sperimentazione che Mario Cucinella ha voluto lanciare al collettivo è quella dell’edificio ibrido. “Con Arcipelago Italia proponiamo di dare una forma estetica a nuovi spazi con architetture contemporanee che arricchiscano il valore del patrimonio ed il suo paesaggio, sulla base di una qualità - spiega il curatore - che si esprime come empatia con i contesti, senso della misura e fattibilità, in virtù della capacità di interpretare le opportunità future e rispondere ai bisogni delle comunità”. Il Padiglione è concepito come un percorso in grado di accompagnare il visitatore attraverso l’Arcipelago Italia. L’obiettivo è quello di trasmettere ai visitatori l’anima di questi luoghi, coinvolgendoli attraverso un racconto suggestivo. Il Padiglione visitabile fino al 25 novembre prossimo presenta le cinque proposte progettuali . Il Docufilm, L’altro spazio, prodotto da Someone srl,  sarà proiettato all’inizio del percorso, nella prima tesa e servirà come introduzione, raccontando le aree e i loro abitanti attraverso un vero e proprio viaggio lungo l’Appennino. A seguire, la seconda tesa ospiterà l’esito multidisciplinare e inclusivo, coordinato da Mario Cucinella e dal suo staf in collaborazione con le università nell’ambito dello studio dei luoghi. L’impegno  di Cucinella è di dare delle forme esteticamente compatibili con  gli spazi che dichiarano la storia dell’elemento antropico inserito, dell’evoluzione –in alcuni casi regressione- del paesaggio urbano ed extraurbano.  Il padiglione è un trampolino di lancio per una multidisciplinarità di competenze che accompagna la sensibilità dell’architetto in sfide progettuali obbligate da forti legami sinergici di competenze, comunque tutte colte al servizio sociale. [V.B.]
Sardegna; sotto Belice, free space



Nessun commento:

Posta un commento