TRASPARENZE di Ferdinando
Viglieno-Cossalino
Studio Arte Mosè
di Rovigo, Via Fiume,18
dal 05 al 24 maggio 2018
Lo Studio Arte Mosè di Rovigo ha
inaugurato sabato 5 maggio alle ore 18 la personale di Ferdinando
Viglieno-Cossalino; tra i presenti Danilo Moriero, capo ufficio stampa
dell’ANCI e la figlia dell’artista Ermes Simili. Vincenzo Baratella, curatore della rassegna, dopo i saluti ed i
ringraziamenti ha sottolineato come la Galleria di Via Fiume abbia mantenuto ed
è intenta a conservare un trend qualitativo notevole con firme di rilevata
importanza nel panorama artistico
nazionale, alcune inserite nelle pagine di storia dell’arte. Trasparenze è la personale di Ferdinando
Viglieno-Cossalino fino al 24 maggio 2018. Nato a Caluso Canavese
(Torino ) è stato allievo dei
pittori Angelo Abossetti e Nicola Arduino; si è diplomato in Pittura nel 1963 presso l’Accademia Albertina
delle Belle Arti di Torino. Ha frequentato il corso di perfezionamento di
Tecniche dell’Incisione. Specializzato nel restauro e nella catalogazione delle
opere d’arte è stato alle dipendenze di enti nazionali per le stime. Ha
peritato il patrimonio artistico della RAI e nella fattispecie a Palazzo Labia
per quello veneto e veneziano. Dal 1963, al Centro
Culturale Canavesano di Ivrea, ha dato seguito a numerosissime rassegne in
Italia e all’estero. Sono da menzionare le personali nelle Gallerie d’Arte: Berman di Torino; “Il Traghetto 2”
Venezia; Picpus Montreaux (Svizzera);
Kuntskabinett, Monaco di
Baviera; Altstadtgalerie, Saarbrucken; Galerie
Ute Schnittger -Hallbergmoos-Goldach (D); Paltenghi Chateau d’Oex
(Svizzera); J.Herman & Son
Galleries -New Orleans-Louisiana (U.S.A.); Istituto Italiano di Cultura,
Montevideo e Museo Civico Maldonado
(Uruguay); Artexpo -New York
(U.S.A.); Centro de Extencion,
Santiago del Cile; Forum Interart di
Roma; Corporation Cultural della
Municipalidad -Viña del Mar, Cile; Arte Antibes, Cap d’Antibes (Francia); ART21, Las Vegas, Nevada; Artexpo,
New York; Peninsula Gallery, Lewes,
DE (USA ); THRS Fine Arts &
Consulting, Pennsylvania; ArtWorks
Collection Gallery, Mount Pleasant, SouthCarolina ( USA ); Artexpo di New York; Museo National de
Arquelogia, Antropologia e Historia del Perù, Lima; Art Kunstmesse, Innsbruck; Orangerie
du Senat Jardin du Luxembourg, Paris. La rassegna nella galleria di Rovigo
consta di una trentina di opere, che vanta il corredo critico di Vittorio
Sgarbi: “In questa produzione di paesaggi e nature morte, Ferdinando
Viglieno-Cossalino realizza la sua visione nello spazio pittorico utilizzando
timbri leggeri e trasparenti, e realizzando forme persuasive e cromaticamente
molto ben orchestrate. La sua manualità è particolarmente felice
nell’esaltazione delle sfumature che si traducono nella capacità di conferire
alla raffigurazione una metafisicità quasi astratta -sostiene il noto critico
ferrarese-. Che il soggetto scelto sia Venezia, oppure un bosco illuminato da
una luce filtrante, la qualità pittorica della rappresentazione è comunque
vitale e attiva, avvalendosi di una energia segnica di grande suggestione
formale e di una riflessione profonda alla ricerca della soluzione espressiva
più adeguata al soggetto che ha scelto di ritrarre. L’elaborazione del suo
linguaggio si definisce sull’equilibrio dei rapporti fra le forme e i colori,
che si connettono strettamente non tanto sul piano della verosimiglianza,
quanto sull’attendibilità cromatica dell’insieme. Nei dipinti di
Viglieno-Cossalino persiste una poetica che trova la sua massima orchestrazione
in una gentilezza compositiva fatta di sentimenti, ma senza artifizio
letterario”. Ha preso la parola Danilo Moriero, che ha sottolineato l’amicizia
con il pittore torinese e con la famiglia dello stesso, da sempre impegnati nel
mondo della cultura e dell’arte. Baratella ha fatto notare che la mostra ha tre
filoni tematici: i boschi di betulle del parco del castello di Agliè, scorci
del paesaggio veneziano e nature morte con vetri e ceramiche di straordinaria
delicatezza compositiva; illustrando le opere, si è soffermato soprattutto
“sulle trasparenze: tocchi di pennello, a mo’ di velature, su di una
orchestrazione di colpi di colore, quasi impressionisti nella tecnica e nella
notevole risultante di dare le forme nel dinamismo continuo di luci ed ombre”. ©Emanuela
Prudenziato.
Da sinistra: Danilo Moriero e Signora, Emanuela Prudenziato, Viglieno-Cossalino e Signora
due opere dell'Artista
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