martedì 8 maggio 2018

Ferdinando Viglieno-Cossalino in Mnemosine


TRASPARENZE di Ferdinando Viglieno-Cossalino

Studio Arte Mosè di Rovigo, Via Fiume,18      

dal 05 al 24 maggio 2018





Lo Studio Arte Mosè di Rovigo ha inaugurato sabato 5 maggio alle ore 18 la personale di Ferdinando Viglieno-Cossalino; tra i presenti Danilo Moriero, capo ufficio stampa dell’ANCI e la figlia dell’artista Ermes Simili. Vincenzo Baratella, curatore della rassegna, dopo i saluti ed i ringraziamenti ha sottolineato come la Galleria di Via Fiume abbia mantenuto ed è intenta a conservare un trend qualitativo notevole con firme di rilevata importanza nel panorama artistico nazionale, alcune inserite nelle pagine di storia dell’arte. Trasparenze è la personale di Ferdinando Viglieno-Cossalino fino al 24 maggio 2018. Nato a Caluso Canavese (Torino ) è stato allievo dei pittori Angelo Abossetti e Nicola Arduino; si è diplomato in Pittura nel 1963 presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino. Ha frequentato il corso di perfezionamento di Tecniche dell’Incisione. Specializzato nel restauro e nella catalogazione delle opere d’arte è stato alle dipendenze di enti nazionali per le stime. Ha peritato il patrimonio artistico della RAI e nella fattispecie a Palazzo Labia per quello veneto e veneziano. Dal 1963, al Centro Culturale Canavesano di Ivrea, ha dato seguito a numerosissime rassegne in Italia e all’estero. Sono da menzionare le personali nelle Gallerie d’Arte: Berman di Torino; “Il Traghetto 2” Venezia; Picpus Montreaux (Svizzera); Kuntskabinett, Monaco di Baviera;  Altstadtgalerie, Saarbrucken;  Galerie Ute Schnittger -Hallbergmoos-Goldach (D); Paltenghi Chateau d’Oex  (Svizzera); J.Herman & Son Galleries -New Orleans-Louisiana (U.S.A.); Istituto Italiano di Cultura, Montevideo  e Museo Civico Maldonado  (Uruguay); Artexpo -New York (U.S.A.); Centro de Extencion, Santiago del Cile; Forum Interart di Roma; Corporation Cultural della Municipalidad -Viña del Mar, Cile;  Arte Antibes, Cap d’Antibes  (Francia); ART21, Las Vegas, Nevada; Artexpo, New York; Peninsula Gallery, Lewes, DE (USA ); THRS Fine Arts & Consulting, Pennsylvania; ArtWorks Collection Gallery, Mount Pleasant, SouthCarolina ( USA ); Artexpo di New York; Museo National de Arquelogia, Antropologia e Historia del Perù, Lima; Art Kunstmesse, Innsbruck; Orangerie du Senat Jardin du Luxembourg, Paris. La rassegna nella galleria di Rovigo consta di una trentina di opere, che vanta il corredo critico di Vittorio Sgarbi: “In questa produzione di paesaggi e nature morte, Ferdinando Viglieno-Cossalino realizza la sua visione nello spazio pittorico utilizzando timbri leggeri e trasparenti, e realizzando forme persuasive e cromaticamente molto ben orchestrate. La sua manualità è particolarmente felice nell’esaltazione delle sfumature che si traducono nella capacità di conferire alla raffigurazione una metafisicità quasi astratta -sostiene il noto critico ferrarese-. Che il soggetto scelto sia Venezia, oppure un bosco illuminato da una luce filtrante, la qualità pittorica della rappresentazione è comunque vitale e attiva, avvalendosi di una energia segnica di grande suggestione formale e di una riflessione profonda alla ricerca della soluzione espressiva più adeguata al soggetto che ha scelto di ritrarre. L’elaborazione del suo linguaggio si definisce sull’equilibrio dei rapporti fra le forme e i colori, che si connettono strettamente non tanto sul piano della verosimiglianza, quanto sull’attendibilità cromatica dell’insieme. Nei dipinti di Viglieno-Cossalino persiste una poetica che trova la sua massima orchestrazione in una gentilezza compositiva fatta di sentimenti, ma senza artifizio letterario”. Ha preso la parola Danilo Moriero, che ha sottolineato l’amicizia con il pittore torinese e con la famiglia dello stesso, da sempre impegnati nel mondo della cultura e dell’arte. Baratella ha fatto notare che la mostra ha tre filoni tematici: i boschi di betulle del parco del castello di Agliè, scorci del paesaggio veneziano e nature morte con vetri e ceramiche di straordinaria delicatezza compositiva; illustrando le opere, si è soffermato soprattutto “sulle trasparenze: tocchi di pennello, a mo’ di velature, su di una orchestrazione di colpi di colore, quasi impressionisti nella tecnica e nella notevole risultante di dare le forme nel dinamismo continuo di luci ed ombre”.  ©Emanuela Prudenziato.


 Da sinistra: il curatore Vincenzo Baratella, Viglieno-Cossalino, Danilo Moriero

 Da sinistra: Danilo Moriero e Signora, Emanuela Prudenziato, Viglieno-Cossalino e Signora
due opere dell'Artista 

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