Giostre a Palazzo
Roverella dal 23 marzo al 30 giugno 2019
Inaugurata
a Palazzo Roverella la mostra “Giostre,storie immagini giochi”. L'esposizione
rimarrà aperta dal 23 marzo 2019 al 30 giugno 2019. La curatrice è stata
Roberta Valtorta; Alessia Vedova ha illustrato le tappe salienti della rassegna.
A seguire Mario Finazzi, occupatosi dell'aspetto artistico-pittorico nella
mostra del Roverella, esibisce alcuni pittori che hanno interpretato la
tematica: Campigli, Balla, Pisa, Berruti, Ventura. Presente alla vernice è
stato Stephen Wilks che ha realizzato “Donkey Roundabout", una giostra
metaforica, costituita da asini con riferimenti alla letteratura latina: Apuleio,
L'asino d'oro, inglese Shakespeare,
Bottom ( nome dell’asino) da "Sogno di una notte di mezza estate" e
non ultimo alle vicende contemporanei dei migranti. Non manca l'analisi della
condizione umana, l'uomo con la testa da morto che ha sulle spalle l'asino: la
reminiscenza medievale della danza macabra (di vita-morte, soprattutto la morte
come riferimento costante dell'esistenza umana). Altre tematiche della mostra
riguardano il tempo, la macchina, il movimento il tutto correlato da scatti
fotografici, in particolare sono da notare le opere di Paolo Gioli
un'interpretazione del movimento esteriore ed interiore dell'uomo. La giostra
spettacolo popolare appartiene alla fantasia, alla felicità di bimbi, ma anche
di persone adulte memori dei momenti spensierati dell'illusione, del gioco. Il
gioco da sempre specchio delle situazioni di vita. Nell'attività ludica vi sono
i ruoli, i momenti più importanti dell'esistenza umana. Pinocchio lavora per
sostenere il padre e gira in tondo il bindolo per macinare; ancora una volta il
ripetersi della fatica, simulazione del gioco e il gioco simulazione della
vita. La visualizzazione, la proiezione del lavoro, della sofferenza nella
dedizione a produrre qualcosa di significativo per sé e per gli altri e negli
strumenti di ogni attività produttiva come il desiderio di divertimento, di
qualcosa di diverso, fantastico che possa esprimere il sogno, la gioia, la
contentezza nella capacità di meravigliarsi per un immaginario che si concretizza:
la giostra. La giostra ha un movimento rotatorio, torna, ritorna, si ferma e
ricomincia con i suoi animali di cartapesta, di legno, di vetroresina (cavalli,
asini), simboli della quotidianità dell'uomo. Attraverso essi sulla giostra
della vita ci incantiamo nel vedere la rappresentazione di noi stessi, delle
nostre ansie, paure che allontaniamo con la fantasia, con un girotondo pieno di
luci e suoni che solo una giostra può offrire. Emanuela Prudenziato©
Mario Finazzi, curatore dell'apparato pittorico
Donkey Rounddabout di Stephen Wilks
Nessun commento:
Posta un commento