mercoledì 27 marzo 2019

Giostre a Palazzo Roverella dal 23 marzo al 30 giugno 2019 in Mnemosine


Giostre a Palazzo Roverella dal 23 marzo al 30 giugno 2019
Inaugurata a Palazzo Roverella la mostra “Giostre,storie immagini giochi”. L'esposizione rimarrà aperta dal 23 marzo 2019 al 30 giugno 2019. La curatrice è stata Roberta Valtorta; Alessia Vedova ha illustrato le tappe salienti della rassegna. A seguire Mario Finazzi, occupatosi dell'aspetto artistico-pittorico nella mostra del Roverella, esibisce alcuni pittori che hanno interpretato la tematica: Campigli, Balla, Pisa, Berruti, Ventura. Presente alla vernice è stato Stephen Wilks che ha realizzato “Donkey Roundabout", una giostra metaforica, costituita da asini con riferimenti alla letteratura latina: Apuleio, L'asino d'oro, inglese Shakespeare, Bottom ( nome dell’asino) da "Sogno di una notte di mezza estate" e non ultimo alle vicende contemporanei dei migranti. Non manca l'analisi della condizione umana, l'uomo con la testa da morto che ha sulle spalle l'asino: la reminiscenza medievale della danza macabra (di vita-morte, soprattutto la morte come riferimento costante dell'esistenza umana). Altre tematiche della mostra riguardano il tempo, la macchina, il movimento il tutto correlato da scatti fotografici, in particolare sono da notare le opere di Paolo Gioli un'interpretazione del movimento esteriore ed interiore dell'uomo. La giostra spettacolo popolare appartiene alla fantasia, alla felicità di bimbi, ma anche di persone adulte memori dei momenti spensierati dell'illusione, del gioco. Il gioco da sempre specchio delle situazioni di vita. Nell'attività ludica vi sono i ruoli, i momenti più importanti dell'esistenza umana. Pinocchio lavora per sostenere il padre e gira in tondo il bindolo per macinare; ancora una volta il ripetersi della fatica, simulazione del gioco e il gioco simulazione della vita. La visualizzazione, la proiezione del lavoro, della sofferenza nella dedizione a produrre qualcosa di significativo per sé e per gli altri e negli strumenti di ogni attività produttiva come il desiderio di divertimento, di qualcosa di diverso, fantastico che possa esprimere il sogno, la gioia, la contentezza nella capacità di meravigliarsi per un immaginario che si concretizza: la giostra. La giostra ha un movimento rotatorio, torna, ritorna, si ferma e ricomincia con i suoi animali di cartapesta, di legno, di vetroresina (cavalli, asini), simboli della quotidianità dell'uomo. Attraverso essi sulla giostra della vita ci incantiamo nel vedere la rappresentazione di noi stessi, delle nostre ansie, paure che allontaniamo con la fantasia, con un girotondo pieno di luci e suoni che solo una giostra può offrire. Emanuela Prudenziato©

Mario Finazzi, curatore dell'apparato pittorico
Donkey Rounddabout di Stephen Wilks

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