dall’11
maggio al 24 novembre 2019
Arsenale
Michael
Armitage
Michael Armitage davanti a una sua opera in esposizione all'Arsenale
Michael
Armitage è un giovane artista keniano
che vive tra Nairobi e Londra. I temi delle sue opere riguardano i
problemi sociali e politici della società globalizzata. Armitage
mantiene la memoria della sua
cultura unita alle esperienze delle contemporaneità e sottolinea
la realtà costituita anche da
quelle problematiche sociali spesso
scomode da rappresentare e che per
questo vengono volutamente trascurate. Il lavoro di Michael segue
il pensiero aristotelico sull’importanza dell’arte (Poetica), il suo
valore educativo, morale, sociale e per mezzo della tecnica pittorica figurativa
guida l’osservatore a leggere in modo analitico e consapevole il contenuto dei
suoi quadri: la verità esce dai confini
della tela. Le tele parlano di ricordi personali, di argomenti spiegati,
discussi secondo un’ottica aperta alle posizioni occidentali e alle
problematiche dell’est Africa in
riferimento alla storia coloniale e alle conseguenti responsabilità soprattutto europee. L’artista si è formato a
Londra dove ha ottenuto il BA presso la Slade School of Art nel2007 e MA alla Royal
Academy nel 2010. Nelle sue opere egli crea una sincronia fra le acquisizioni artistiche della cultura europea e i materiali, le
tecniche dell’est Africa. Il materiale usato è costituito dalla corteccia
dell’albero lugubo. La scelta rispecchia
il pensiero dell’autore: l’arte non è una riproduzione fine a se stessa,
ma riflessione critica, qualcosa di scomodo, non lineare; come la superficie della tela è
“imperfetta” così la realtà. L’Africa ha, mantiene la sua identità pur nel confronto non sempre
felice con il resto del mondo. Emanuela
Prudenziato
Michael Armitage davanti a una sua opera in esposizione all'Arsenale
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