giovedì 21 luglio 2022

We Walked the Earth Padiglione DANIMARCA alla Biennale di Venezia 2022 in Mnemosine

LIX^ Biennale di Venezia dal 23 aprile al 27 novembre 2022

Padiglione DANIMARCA alla Biennale di Venezia      

We Walked the Earth     


 L’artista Uffe Isolotto scombussola gli animi attraverso la drammaticità scenica di eventi che si susseguono nell’immaginazione piu che nella realtà. Il Padiglione della Danimarca ai Giardini, con la cura del dettaglio nell’introdurre gli ambienti quasi si trattasse del fermo immagine prima del ciak cinematografico, immerge lo spettatore in un mondo transumanizzato.  Una compattazione di mito nostalgico sulla figura del centauro e la drammaticità degli eventi che si deducono dalle sequenze. La rassegna espositiva dal titolo We Walked the Earth ha un taglio creativo iperrealistico; proprio questo è determinante per evocare tetri presagi futuri. Nella storia, che ha una radice agreste danese con ambienti tipici in cui si vedono gli atrezzi contadini, i giacigli, le strutture di un’edilizia funzionale agli ambienti rurali, si nota la centaura. L’essere in sofferenza, dagli occhi rossi e dal ventre gravido sta indubbiamente per figliare. Chi nascerà? Quale essere conforme o difforme alla natura nascerà secondo l’ottica della genia  comune o dei diversi? Nei locali sono sparsi gameti, embrioni, sacche amorfe di vita fuori dell’usuale…  Il riferimento, secondo L’Artista l’acqua è essenziale, è ovunque e noi siamo già acqua. “Le possibilità dell’acqua sono infinit, e il nostro corpo liquido non possiede né forme né dimensioni fisse. Il suo unico limite è la nostra immaginazione”. L’acqua ci ha permesso di camminare, vivere sulla terra. Il roseo, marmoreo, ingresso nella stalla fa presagire a una bucolica vita contadina danese, tuttavia nell’indagare oggetti, scene, posture, s’inseriscono elementi fantascientifici futuri. Uffe Isolotto ha fatto, scrive, “per creare un’immagine inquietante di un presente incerto”. In effetti, in modo criptato, denuncia le trasformazioni anomale apportate dall’uomo nella natura e nella scienza. Il centauro, l’essere umano transumanizzato, rifiuta non solo la continuità della vita con il nascituro, ma elimina pure se stesso Vincenzo Baratella


                                                                  

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