Padiglione Singapore 59° Biennale Venezia .
Arsenale, Sale d'Armi dal 23 aprile al 27 novembre 2022
Il
libro: testimone scomodo della realtà.
In
un mondo che vuole resettare tutto per controllare, determinare non solo il
presente, ma anche il futuro( quasi un eterno presente),” il latte dei sogni”
ha generato qualcosa che salva la dimensione umana più autentica: la capacità
di costruire, dar vita ad un elemento costitutivo dell’intelligenza: la cultura-
termine dal significato profondo, è un sapere consapevole, determinato e
incancellabile. La volontà di lasciare testimonianza dell’esperienza, delle
conoscenze acquisite, sperimentate fa parte del’essere umano. Un documento
scritto rappresenta una realtà forte, incontrovertibile con cui ci si deve
confrontare. La costruzione di un libro costituisce un sapere destinato a
diffondersi, a creare comunicazione, condivisione senza limiti. Il testo
scritto usa un codice linguistico e nello stesso tempo lo diffonde e difende
dall’oblio, perché le parole sono espressione del pensiero, dell’identità dei
popoli, della loro cultura. Esiste il timore che tutto questo patrimonio possa
essere dimenticato, disperso, perduto come accade per le situazioni minori, le
lingue, i dialetti parlati da gruppi ristretti perché la loro importanza è
diminuita nel tempo per motivi storici, economici. Costruire un libro perché
possa diventare la base per una moltiplicazione di testi, per evolvere non solo
mantenere, conservare una conoscenza, una cultura , una lingua. La parola
stampata costituisce la volontà consapevole di tracciare un percorso per altri
che verranno, una riflessione continua, come un viaggio interiore, che conduce
ad un pensiero critico, divergente, creativo, problematico; tutto ciò è alla
base della vita psicologica, intellettuale, morale dell’uomo. Emanuela
Prudenziato
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