Le Sale
Reali
Nuovi
percorsi del Museo Correr
di Venezia,
dal 15 luglio 2022

Dopo i Giardini Reali, ecco finalmente anche il Palazzo Reale,
straordinaria restituzione alla città di uno degli spazi più rappresentativi
della sua storia politica e culturale del XIX secolo, che riporta in tal modo
l’area Marciana alla sua identità originaria. Dopo un lungo e impegnativo lavoro
di recupero, saranno aperte al pubblico dal 15 luglio, venti sale del Palazzo
Reale di Venezia (all’interno del Museo Correr) che costituivano gli originari
appartamenti privati utilizzati degli esponenti di ben tre case regnanti –
Bonaparte, Asburgo, Savoia – lungo tutto l’Ottocento e fino al 1920. Si tratta
del completamento di un lavoro iniziato nel 2000, su progetto scientifico di
recupero della Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Venezia
con supporto della Soprintendenza e con il determinante sostegno del
Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da mecenati di tutto il
mondo, che ha visto le prime sale reali già protagoniste di una attività di
valorizzazione del Palazzo Reale. Le nuove sale sono tutte decorate e per lo
più sontuosamente rivestite con tappezzerie che riprendono i disegni originali,
originali invece i mobili che provengono appunto da Palazzo Reale e che dopo
complesse vicende e trasferimenti tornano finalmente ad occupare lo spazio che
li spetta. Un Palazzo Reale nella città connotata dal Palazzo dei Dogi:
a pochi passi dal Palazzo Ducale sorge, ed è altrettanto magnifico, anche il
Palazzo Reale. Tre i Casati che governarono Venezia dall’indomani della caduta
della Serenissima Repubblica: Napoleone Bonaparte, gli Asburgo e infine i
Savoia. Ciascuno degli occupanti volle risiedere a Venezia in un proprio
appartamento, modellato e arredato secondo le proprie passioni e il gusto del
momento. Quello che ne è derivato è uno spaccato di storia dell’arte e del
costume, dai primi dell’Ottocento agli anni
’20 del Novecento. Gli Appartamenti Reali occupano il Versante settentrionale
del Piano Nobile delle Procuratie Antiche e
godono dell’affaccio sui Giardini Reali e sul Bacino dei San Marco. Sono spazi paralleli alle sale espositive
del Museo Correr a loro volta aperte sulla Piazza. Si
tratta di grandi elegantissimi ambienti, estesi su circa 850 mq, ciascuno
connotato secondo lo stile degli Ospiti che
vissero qui in alcuni periodi. Decori e mobilio sono all’altezza delle teste coronate che ne godettero per soggiorni più o meno
prolungati. Da Napoleone, a Francesco Giuseppe
e all’Imperatrice Sissi, a Massimiliano d’Asburgo, Imperatore del Messico, a
Vittorio Emanuele di Savoia e, via via, sino
al Umberto I. In questi saloni è passata la Storia italiana ed europea. Concluso
il tempo dei re e imperatori, quei saloni sono diventati uffici e archivi a
disposizione dello Stato e dei suoi
funzionari, cosa che inevitabilmente ha comportato la cancellazione di gran
parte delle decorazioni e degli arredi
esistenti. “Il Comune di Venezia e
Fondazione Musei Civici - commenta il Sindaco Luigi Brugnaro - continuano a prendersi cura del loro
inestimabile patrimonio culturale e artistico. La riapertura di queste
20 sale del Palazzo Reale sancisce un
ulteriore fondamentale tassello in quel percorso di riqualificazione
dell'intera area marciana, che con Rialto e Arsenale costituisce il cuore
della storia di Venezia che dura ormai più di 1600 anni. Grazie infine a tutti
quei mecenati che, in un'ottica di sussidiarietà tra il pubblico e il privato,
hanno dimostrato di amare la nostra Città e hanno contribuito a salvaguardare
questo suo gioiello”.La presidente MUVE Mariacristina Gribaudi ricorda come “ L'apertura
delle Sale Reali coincide con il raddoppio dell'area museale del Correr,
una restituzione straordinaria alla città che qui avrà evidenza della storia
politica ma anche del costume e delle arti veneziane del XIX secolo” Il
Direttore Gabriella Belli: “ Dal punto di vista della storia
dell'arte veneziana, il Palazzo rappresenta un colpo di spugna su
quel secolo XIX che per decenni rimase affidato al mito negativo della
caduta di Venezia e con essa la fine di ogni magnificenza artistica. Oggi
questo travagliato Ottocento veneziano ritrova il luogo della sua rivincita”.
In questa rinascita Fondazione Musei Veneziani e Comune di Venezia sono
stati affiancati dal Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia,
presieduto con passione e competenza da Jérôme-Francois Zieseniss,
che ha saputo coinvolgere nella grande impresa mecenati di tutto il mondo.“Tra
la caduta della Serenissima nel 1797 e la nascita della Biennale nel 1895,
sembrava che Venezia fosse sparita dalla scena artistica europea. Il Palazzo
Reale, vera enciclopedia delle arti decorative dell’Ottocento, è invece l’anello
mancante della storia millenaria del genio di Venezia”. Gli
interventi hanno preso il via nel 2000 con il recupero dei grandi appartamenti
di rappresentanza, che facevano già parte del Museo Correr: il porticato
che da accesso al Palazzo Reale e a Piazza San Marco, lo Scalone
d’Onore, il Vestibolo d’onore, la Sala da Ballo e il soffitto della Sala
del Trono. Nella seconda fase (2006-2012) si è intervenuti sugli
appartamenti di Sissi e subito dopo su alcuni ambienti dell’appartamento
di Massimiliano d’Asburgo, Imperatore del Messico. La terza campagna di
restauro (2013 -2014) ha coinvolto ambienti ed arredi (raffinatissimi) del
Gabinetto Studiolo dell’imperatore, del Salone delle Udienze, di quello
dei Ciambellani e del Salone di Re Umberto. Tra il 2015 e il ’16
si è messo mano al progetto “Sublime Canova”, ideato dal Direttore MUVE
Gabriella Belli per dare giusto risalto alle magnifiche raccolte
canoviane del Correr: magistralmente presentate in tre sale, due
delle quali inserite nel Palazzo Reale, il cui restauro è stato
sostenuto dal Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da Venice
International Foundation. A concludere il recupero
integrale del Palazzo sono gli interventi, appena conclusi, sugli appartamenti
di Massimiliano e dei Re d’Italia. Il recupero, in tutte le sue fasi, è
stato certosino: nessun dettaglio è stato trascurato, a partire dalle
tappezzerie originali che, come gli interventi di ebanisteria, furono
realizzate da maestranze veneziane, in grado di creare in
Laguna tessuti e arredi del tutto raffrontabili con quelli delle maggiori
manifatture internazionali. Un tesoro del miglior artigianato
veneziano che prosegue la grande tradizione delle arti ancor oggi presenti
nel territorio lagunare.
