martedì 24 aprile 2018

DANCING WITH MYSELF in Mnemosine

DANCING WITH MYSELF
08/04/2018 – 16/12/2018
PUNTA DELLA DOGANA
Domenica 8 aprile apre a Punta della Dogana la mostra collettiva “Dancing with Myself” a cura di Martin Bethenod e Florian Ebner. Nata dalla collaborazione tra la Pinault Collection e il Museum Folkwang di Essen, la mostra è stata presentata in una prima versione a Essen nel 2016. L’esposizione è stata profondamente ripensata per gli spazi di Punta della Dogana, con oltre 56 opere non esposte nel museo tedesco. “Dancing with Myself” indaga l’importanza primordiale della rappresentazione di sè nella produzione artistica dagli anni ’70 a oggi e del ruolo dell’artista come protagonista e come oggetto stesso dell’opera. Attraverso un’ampia varietà di pratiche artistiche e linguaggi (fotografia, video, pittura, scultura, installazioni…), di culture e provenienza, di generazioni ed esperienze, la mostra mette in luce il contrasto tra attitudini differenti: la malinconia e la vanità, il gioco ironico dell’identità è l’autobiografia politica, la riflessione esistenziale e il corpo come scultura, effigie o frammento e la sua rappresentazione simbolica. La mostra accompagna il visitatore lungo quattro tematiche che si sviluppano in un percorso fluido negli spazi di Punta della Dogana - Melancolia, Giochi d’Identita, Autobiografie Politiche, Materia Prima – attraverso oltre 140 opere con un nucleo di 116 lavori dalla Pinault Collection, dei quali oltre 80 mai esposti prima a Venezia, posti in relazione con una selezione di opere provenienti dal Museum Folkwang. Sono 32 gli artisti rappresentati, tra loro Marcel Bascoulard, Broodthaers, Damien Hirst, Giulio Paolini si aggiungono a quelli gia presentati a Essen nel 2016. In mostra opere di grande formato degli autoritratti di Rudolf Stingel, i lavori iconici degli inizi del duo Gilbert & George, le sculture di Alighiero Boetti, Urs Fischer, Robert Gober e Maurizio Cattelan, le opere di Cindy Sherman contraddistinte dalla rappresentazione postmoderna dei ruoli tradizionali e le critiche sociali e politiche degli artisti come LaToya Ruby Frazier, Paulo Nazareth, Adel Abdessemed e Lili Reynaud-Dewar danno origine a un dialogo vivace che riflette sulla visione del se nell’arte del ventesimo e all’inizio del ventunesimo secolo e che ci porta nel pieno del dibattito del nostro tempo. Una significativa rassegna, nel prestigioso complesso di Punta della Dogana, in cui l’io dell’artista interagisce con l’animo dello spettatore; dancing with my self è indagine introspettiva e comunicazione dell’intimo con sé e gli altri. La rassegna si concluderà il 16 dicembre 2018.
Urs Fischer,  Autoritratto dell'Artista, cera.
URS FISCHER (1973, Zurigo, Svizzera)
Urs Fischer e uno degli artisti svizzeri contemporanei più di successo. Le sue opere sono caratterizzate dai concetti di movimento, mutevolezza e flusso, cosi come dall’utilizzo di strategie intese ad evitare che la forma o il significato ad un certo punto si cristallizzino. A lui sono state dedicate numerose mostre personali incluso a Palazzo Grassi nel 2012. Ma le sue opere sono comparse anche in esibizioni collettive, quali “Where Are We Going?” (2006), “The Francois Pinault Collection – A Post-Pop Selection” (2006), “Sequence 1” (2007), “Mapping the Studio” (2009) e “Il mondo vi appartiene” (2011) a Palazzo Grassi – Punta della Dogana. La Biennale di Venezia ha esposto i suoi lavori nel 2003, 2007 e 2011.
ALIGHIERO BOETTI (1940, Torino – 1994, Roma)
Alighiero Boetti è un artista affascinato dal tema del dualismo, o del doppio. Nel 1967 partecipa alla mostra che fonda l’Arte Povera poi, nel 1969, alla mostra di Berna “Quando attitudini diventano forma” ed è nuovamente presente nel 2013 alla Fondazione Prada a Venezia. Le sue opere sono state presentate a “Where Are We Going ?” (2006), “Italics” (2008), “Il mondo vi appartiene” (2011) e “Prima Materia” (2013) a Palazzo Grassi – Punta della Dogana a Venezia. Boetti ha preso parte alla Biennale di Venezia, sia all’evento principale che ad altri collaterali come la mostra “minimum/ maximum” alla Fondazione Giorgio Cini nel 2017.
MAURIZIO CATTELAN (1960, Padova, Italia)
Maurizio Cattelan è un artista italiano che si contraddistingue per uno straordinario senso dell’umorismo e della provocazione. La sua opera è accompagnata da un vasto lavoro editoriale: crea diversi periodici – Permanent Food, Charley e Toilet Paper – che oggi occupano gran parte della sua attività. Ha realizzato diversi progetti per gli spazi pubblici: Hollywood, in una discarica in Sicilia (2001) o L.O.V.E. a Milano (2010). Gli sono state dedicate molte mostre personali e collettive, come per esempio “Where Are We Going?” (2006), “La collection Francois Pinault - Une selection post-pop” (2007), “Italics” (2008), “Mapping the Studio” (2009), “Il mondo vi appartiene” (2011) ed “Elogio del dubbio” (2011) a Palazzo Grassi – Punta della Dogana a Venezia. Per la sua ultima partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 2011, ha portato 2000 piccioni imbalsamati (Others) nel Padiglione centrale dei Giardini.

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