Arte e Magia
II fascino dell'esoterismo in Europa
Rovigo, Palazzo Roverella
29
settembre 2018 - 27 gennaio 2019
Curatore Francesco
Parisi
Luis Ricardo Falero, La sorcière
La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il Comune di
Rovigo e l'Accademia dei Concordi, a Palazzo Roverella sino al 27 gennaio 2019,
propongono Arte e Magia. La rassegna rileva i rapporti tra le correnti
esoteriche in voga tra il 1860 e gli anni immediatamente successivi al primo
conflitto mondiale e la sua influenza sulle arti figurative europee. Suddivisa per suggestive sezioni
tematiche, la mostra dispiega una vasta costellazione di espressioni artistiche
che evidenziano quanto il pensiero esoterico abbia influenzato sia gli sviluppi
del Simbolismo europeo sia, in molti casi,
la nascita stessa delle avanguardie storiche. Il movimento
simbolista trovò nell'occultismo fin de
siecle un terreno idoneo su cui sistemare un enorme bagaglio di
figurazioni, miti, personificazioni enigmatiche. Grazie a questo connubio tra occultismo e simbolismo l'artista era in grado di perdersi
tra creature fantastiche, bellezze perverse e altrettante oscure demonolatrie. I maggiori centri in cui fu rilevante
l'influenza della cultura esoterica sulle arti
figurative si situarono tra la Francia ed il Belgio dove la corrente simbolista
si intrecciò spesso con la letteratura. La vogue esoterica
fu talmente popolare tra gli artisti che il volume di Alfred Schuré, I grandi
iniziati, divenne in breve un best seller mondiale e fonte di
ispirazione per pittori e scultori così come pochi decenni prima lo era stato uno dei principali romanzi della
decadenza Là-bas di Joris-Karl
Huysmans. Con l'avvento del modernismo e nel corso dei
primi decenni del novecento l'esoterismo occidentale acquisì invece
il titolo di "controcultura" che le restituì un ruolo comprimario
nello sviluppo dell'avanguardia artistica
europea cooptando al suo interno, grazie al suo innegabile fascino, alcune
delle menti più affascinanti della società contemporanea. Il clima
spirituale dell'Europa fine Ottocento favorì anche l'interesse per le religioni e la cultura orientali;
l’egittologia e il Buddismo. Le dottrine teosofiche di Elena Petrovna Blavatsky e, più tardi, le teorie
antroposofiche di Rudolf Steiner si diffusero rapidamente a Firenze e a Roma. Inizia
la mostra nel segno di Arpocrate, il gesto della mano o del dito posto davanti
alla bocca a simboleggiare l'invito a mantenere il cosiddetto "segreto iniziatico". Il
ricchissimo percorso espositivo, curato da Francesco Parisi, esibisce opere di
Louis Welden Hawkins, Boleslas Biegas, Pierre Fix-Masseau, Fernand Khnopff,
Odilon Redon, Jean Delville,
Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi. Il percorso di Palazzo Roverella procede con l'architettura esoterica, con templi e altari. In questa sezione,
sono presenti opere di Ferdinand Hodler, Léonard Sarluis, Hermann Obrist, Hugo Höppener
(Fidus), Hendrik P. Berlage, Jahannes Mathieu Leuweriks, Ernesto Basile. Psyche, Cosmo, Aura è il titolo della terza sezione, a descrivere fenomeni come
le apparizioni spiritiche, la telepatia, la materializzazione di energie psichiche, o
l'esistenza di mondi non visibili e le cosiddette Aure. Temi illustrati da opere di
Piet Mondrian, Remolo Romani, Arnaldo Ginna, Jozef Peeters, Franz Marc. A
seguire le opere di Johannes Itten, Hilma, Klimt, Giacomo Balla, Wassily Kandinsky, Marcel
Duchamp, Julius Evola per esaltare forme ancestrali in una dimensione
verticale, ascensionistica. Diavoli,
streghe e maghi, e con loro
Lucifero, sono dipinti da
George Frederic Watts, Albert
Welty, Luis Ricardo Falero,
Armand Rassenfosse, Alberto Martini, Rudolf Jettmar, Fritz
Roeber, Alfred Kubin, Georges Frampton, Austin Osman Spare. La vague spiritistica,
tema della sesta sezione,
portò alla scoperta di nuovi linguaggi artistici
come il disegno automatico di Austin Osman Spare e la fotografia futurista
con Anton Giulio Bragaglia. In questa sezione opere di Albert Von Keller,
Edvard Munch, Gabriel von
Max, Anton Giulio Bragaglia, Josef Vàchal,
Hans Baluschek. Eugene
Grasset, Sidney Sime, Panuska Jaroslav, Raoul Dal Molin Ferenzona, Auguste Rodin illustrano La notte e i suoi invitati, demoni e animali, vampiri, pipistrelli,
conigli, gatti, gufi sono i compagni delle streghe. Immagine contrassegno della mostra
è La Sorcière, dipinta da Falero sul
tamburello. In Ex Oriente Lux sono
esposte opere di: Leon Frederic, Sascha Schneider, Karl Wilhelm Dieffenbach, Raoul du Gardier,
Fernand Khnopff, Jean Delville, Odilon Redon. A seguire Monte Verità che attrasse artisti, intellettuali,
rifugiati politici, anarchici, comunisti, teosofi, massoni, rosacrociani. Il movimento
indiano praticava una sorta di ascetismo evidenziato
con opere di Fidus, Alexej von Jawlensky, Walter Helbig, Anna Iduna Zehnder, Marianne
Werefkin, Arthur Segai. Nella sezione Sar Mérodack e il Salon de la
Rose+Croix viene rievocato il cosiddetto Rinascimento
Occultista parigino che riunì scrittori, giornalisti, maghi ed
artisti. Tra loro Joséphinm Péladan, fondatore del Salon
de la Rose+Croix. Nella sezione opere di: Carlos Schwabe, Alexandre Séon,
Alphonse Osbert, Fernand
Khnopff, Jean Delville, Jan Toorop, Gaetano Previati, Emile Fabry. Infine II segno magico. Esoterismo e occultismo nella grafica e
nell'illustrazione con libri illustrati
ed incisioni di: Manuel Orazi, Eugene Grasset, Remolo Quaglino, Alberto
Martini, Ludwig Fahrenkrog, Remolo
Romani, Raoul dal Molin Ferenzona, Henry De Groux, Marcel Roux, Richard
Teschner, Cari
Schmidt-Helmbrechts, James Ensor. L’esposizione in undici sezioni, unica nel suo genere a Palazzo Roverella, è l’occasione per un’attenta
documentazione su artisti e su movimenti del Novecento non concessi di solito
al pubblico.
Il curatore Francesco Parisi davanti al tamburello dipinto da Falero
Il silenzio di Jean Dampt Alexandre Bigot
Nessun commento:
Posta un commento