domenica 30 settembre 2018

Arte e Magia. A Rovigo, Palazzo Roverella in Mnemosine

Arte e Magia
II fascino dell'esoterismo in Europa
Rovigo, Palazzo Roverella
29 settembre 2018 - 27 gennaio 2019


Curatore Francesco Parisi
                                       Luis Ricardo Falero, La sorcière

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il Comune di Rovigo e l'Accademia dei Concordi, a Palazzo Roverella sino al 27 gennaio 2019, propongono Arte e Magia. La rassegna rileva i rapporti tra le correnti esoteriche in voga tra il 1860 e gli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale e la sua influenza sulle arti figurative europee. Suddivisa per suggestive sezioni tematiche, la mostra dispiega una vasta costellazione di espressioni artistiche che evidenziano quanto il pensiero esoterico abbia influenzato sia gli sviluppi del Simbolismo europeo sia, in molti casi, la nascita stessa delle avanguardie storiche. Il movimento simbolista trovò nell'occultismo fin de siecle un terreno idoneo su cui sistemare un enorme bagaglio di figurazioni, miti, personificazioni enigmatiche. Grazie a questo connubio tra occultismo e simbolismo l'artista era in grado di perdersi tra creature fantastiche, bellezze perverse e altrettante oscure demonolatrie. I maggiori centri in cui fu rilevante l'influenza della cultura esoterica sulle arti figurative si situarono tra la Francia ed il Belgio dove la corrente simbolista si intrecciò spesso con la letteratura. La vogue esoterica fu talmente popolare tra gli artisti che il volume di Alfred Schuré, I grandi iniziati, divenne in breve un best seller mondiale e fonte di ispirazione per pittori e scultori così come pochi decenni prima lo era stato uno dei principali romanzi della decadenza Là-bas di Joris-Karl Huysmans. Con l'avvento del modernismo e nel corso dei primi decenni del novecento l'esoterismo occidentale acquisì invece il titolo di "controcultura" che le restituì un ruolo comprimario nello sviluppo dell'avanguardia artistica europea cooptando al suo interno, grazie al suo innegabile fascino, alcune delle menti più affascinanti della società contemporanea. Il clima spirituale dell'Europa fine  Ottocento favorì anche l'interesse per le religioni e la cultura orientali; l’egittologia e il Buddismo. Le dottrine teosofiche di Elena Petrovna Blavatsky e, più tardi, le teorie antroposofiche di Rudolf Steiner si diffusero rapidamente a Firenze e a Roma. Inizia la mostra nel segno di Arpocrate, il gesto della mano o del dito posto davanti alla bocca a simboleggiare l'invito a mantenere il cosiddetto "segreto iniziatico". Il ricchissimo percorso espositivo, curato da Francesco Parisi, esibisce opere di Louis Welden Hawkins, Boleslas Biegas, Pierre Fix-Masseau, Fernand Khnopff, Odilon Redon, Jean Delville, Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi. Il percorso di Palazzo Roverella procede con l'architettura esoterica, con templi e altari. In questa sezione, sono presenti opere di Ferdinand Hodler, Léonard Sarluis, Hermann Obrist, Hugo Höppener (Fidus), Hendrik P. Berlage, Jahannes Mathieu Leuweriks, Ernesto Basile. Psyche, Cosmo, Aura è il titolo della terza sezione, a descrivere fenomeni come le apparizioni spiritiche, la telepatia, la materializzazione di energie psichiche, o l'esistenza di mondi non visibili e le cosiddette Aure. Temi illustrati da opere di Piet Mondrian, Remolo Romani, Arnaldo Ginna, Jozef Peeters, Franz Marc. A seguire le opere di Johannes Itten, Hilma, Klimt, Giacomo Balla, Wassily Kandinsky, Marcel Duchamp, Julius Evola per esaltare forme ancestrali in una dimensione verticale, ascensionistica. Diavoli, streghe e maghi, e con loro Lucifero, sono dipinti da George Frederic Watts, Albert Welty, Luis Ricardo Falero, Armand Rassenfosse, Alberto Martini, Rudolf Jettmar, Fritz Roeber, Alfred Kubin, Georges Frampton, Austin Osman Spare. La vague spiritistica, tema della sesta sezione, portò alla scoperta di nuovi linguaggi artistici come il disegno automatico di Austin Osman Spare e la fotografia futurista con Anton Giulio Bragaglia. In questa sezione opere di Albert Von Keller, Edvard Munch, Gabriel von Max, Anton Giulio Bragaglia, Josef Vàchal, Hans Baluschek. Eugene Grasset, Sidney Sime, Panuska Jaroslav, Raoul Dal Molin Ferenzona, Auguste Rodin illustrano La notte e i suoi invitati, demoni e animali, vampiri, pipistrelli, conigli, gatti, gufi sono i compagni delle streghe. Immagine contrassegno della mostra è La Sorcière, dipinta da Falero sul tamburello. In Ex Oriente Lux sono esposte opere di: Leon Frederic, Sascha Schneider, Karl Wilhelm Dieffenbach, Raoul du Gardier, Fernand Khnopff, Jean Delville, Odilon Redon. A seguire Monte Verità che attrasse artisti, intellettuali, rifugiati politici, anarchici, comunisti, teosofi, massoni, rosacrociani. Il movimento indiano praticava una sorta di ascetismo evidenziato con opere di Fidus, Alexej von Jawlensky, Walter Helbig, Anna Iduna Zehnder, Marianne Werefkin, Arthur Segai. Nella sezione Sar Mérodack e il Salon de la Rose+Croix viene rievocato il cosiddetto Rinascimento Occultista parigino che riunì scrittori, giornalisti, maghi ed artisti. Tra loro Joséphinm Péladan, fondatore del Salon de la Rose+Croix. Nella sezione opere di: Carlos Schwabe, Alexandre Séon, Alphonse Osbert, Fernand Khnopff, Jean Delville, Jan Toorop, Gaetano Previati, Emile Fabry. Infine II segno magico. Esoterismo e occultismo nella grafica e nell'illustrazione con libri illustrati ed incisioni di: Manuel Orazi, Eugene Grasset, Remolo Quaglino, Alberto Martini, Ludwig Fahrenkrog, Remolo Romani, Raoul dal Molin Ferenzona, Henry De Groux, Marcel Roux, Richard Teschner, Cari Schmidt-Helmbrechts, James Ensor. L’esposizione in undici sezioni, unica nel suo genere a Palazzo Roverella, è l’occasione per un’attenta documentazione su artisti e su movimenti del Novecento non concessi di solito al pubblico.
 Il curatore Francesco Parisi davanti al tamburello dipinto da Falero
Il silenzio di Jean Dampt Alexandre Bigot

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