domenica 30 settembre 2018

COURBET E LA NATURA, Palazzo Diamanti a Ferrara in Mnemosine

COURBET  E LA NATURA
PALAZZO DEI DIAMANTI   FERRARA  

DAL 22.09.2018   AL  6.01.2019
J.G. Courbet, La quercia di Flagey o quercia di Vercingetorige

La mostra tematica inaugurata il 21 settembre  2018  al Palazzo dei Diamanti  dedicata a Courbet focalizza l’attenzione sull’interpretazione della natura da parte dell’Artista francese. Questa scelta tuttavia non fa dimenticare il pensiero critico, l’ideologia dell’autore. I paesaggi: tramonti sul lago, le sorgenti, le rupi, le scene di caccia, i boschi sono rappresentati con un realismo che mira a scoprire la forza della natura. La quercia di Flagey (località nelle vicinanze di Ornans dove la famiglia di Courbet aveva una fattoria) in un certo senso si può considerare un autoritratto interiore del pittore; la pianta è simbolo di stabilità, robustezza, imponenza, caratteristiche che si avvicinano alla personalità di Courbet: determinato, onesto, forte. Il dipinto intitolato “Quercia di Vergingetorige presso Alesia, Franca Contea” esprime la posizione politica dell’autore e l’orgoglio di essere nato nella Franca Contea in quanto si opponeva  alla tesi di Napoleone III secondo  cui la battaglia fra Galli e Romani era avvenuta in Borgogna e non nella Franca Contea. Il legame con la sua terra d’origine  viene più volte riaffermato dall’artista; i paesaggi dedicati alla Valle della Loue, a Ornans  sono una testimonianza di questo sentimento che si acuirà particolarmente durante l’esilio in Svizzera per motivi politici. Non mancano nella vita di Courbet i viaggi nel sud  della Francia qui  viene ispirato dall’atmosfera ambientale del mar Mediterraneo: La riva del mare a Palavas è un’opera che fa comprendere come l’artista si senta immerso in quel paesaggio e  riesca a interpretarne a pieno le peculiarità. Gli spostamenti di Courbet si spingono anche verso  l’Oceano Atlantico, si reca in Olanda, Germania, Svizzera ed in particolare in Belgio dove  realizza  paesaggi quali: La Mosa a Freyr, La roccia di Bayard, Dinant  luoghi che gli ricordano la sua Franca Contea. Nella sua produzione  vi sono  opere che raffigurano grotte, sorgenti  elementi naturali che più di altri per Courbet evidenziano la potenza e il mistero della natura.  L’ambiente è stato per lui una continua fonte d’ispirazione  che gli ha consentito di esprimere pienamente se stesso; durante gli anni dell’esilio in Svizzera nei pressi del lago Lemano, Courbet dipinge vedute che  fanno emergere una interpretazione  quasi romantica della natura senza per questo tradire l’impostazione realistica, ma soprattutto la sua sofferenza per essere costretto a vivere lontano dalla Francia. La mostra curata da Dominique de Font-Réaulx, Barbara Guidi, Maria Luisa Pacelli, Isolde Pludermacher, Vincent Pomarède continuerà fino al 6 gennaio 2019. Emanuela Prudenziato
J. G. Courbet, Tramonto sul lago Lemano
J. G. Courbet, L'onda


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